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Lo scherzo del pinguino gigante che allarmò la Florida negli anni '50

Nel 1948, un uomo ha indossato un paio di scarpe di piombo di 13 kg, a tre dita, iniziando a camminare di notte per le spiagge della Florida. Le impronte hanno portato molta gente a credere che un pinguino gigante si aggirasse nella zona. Portò avanti lo scherzo per 10 anni, in diverse spiagge, e la beffa venne rivelata solo 40 anni dopo

Pubblicato il 13/02/2019
Fonte: orgoneresearch.com, legacy.com, Tampa Bay Times (link alla fonte principale)

Correva l’anno 1948. I 15.000 abitanti della piccola Clearwater (Florida) erano in fermentazione, perché nella loro cittadina stava avvenendo qualcosa di strano. Una mattina di febbraio un residente era uscito per una passeggiata sulla spiaggia, e aveva notato quella che sembrava l’impronta di un essere mostruoso. Correndo a casa, si è precipitato ad avvertire la polizia. Le impronte erano enormi: lunghe 35 centimetri e larghe 27.

Avevano tre grosse dita, con tanto di artigli. Sembrava che la creature che le aveva impresse fosse uscita dal Golfo del Messico e avesse camminato per la spiaggia con grandi falcate.

Nei 10 anni successivi, le impronte del “mostro di Clearwater” si mostrarono frequentemente. Non solo in quella spiaggia, ma anche in numerose altre. A luglio, quattro aeromobili della Dunedin Flying School dissero di aver visto la creatura al largo di Clearwater Bridge, e che sembrava un grosso essere con testa di cinghiale.

I media locali impazzirono, e la notizia attirò anche l’attenzione del naturalista e criptozoologo Ivan Sanderson, che condusse un’investigazione di due settimane e stilò un lungo rapporto tecnico. Si trattava, secondo lui, di una forma di pinguino gigante. In seguito, scrisse che si era convinto che il caso fosse autentico.

Beh, in realtà, il rapporto "tecnico" non era forse stato condotto poi così bene. 40 anni dopo, nel 1988, il reporter del luogo Jan Kirby svelò il segreto. Tony Signorini, uomo del luogo, a pensarci rideva ancora, anche dopo tutti quegli anni. Tra il 1940 e il 1950 lui e l’amico Al William, un noto burlone di Clearwater, avevano ideato lo scherzo.

Williams era già noto per aver introdotto di soppiatto un cavallo nella stazione di polizia cittadina. Ma anche per i suoi affettuosi scherzi ai pompieri: per burla, una volta aveva dato la propria officina alle fiamme.

Era stata di Williams l’idea delle impronte. In un periodo in cui il Mostro di Loch Ness faceva ancora notizia, e dei resti di dinosauro erano stati da poco trovati in New Mexico, la bufala di un nuovo mostro avrebbe avuto successo. Così, forgiarono le “zampe” nel ferro, ognuna delle quali pesava 13 kg. E iniziò lo spettacolo.

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