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Il latte munto dalle mucche di notte potrebbe conciliare il sonno

Il latte munto dalle mucche di notte potrebbe conciliare maggiormente il sonno di quello preso di giorno. Secondo uno studio, il latte "notturno" contiene livelli più elevati di triptofano e melatonina, che aiutano a favorire l'addormentamento e a ridurre l'ansia.

Pubblicato il 13/11/2022

Chiunque abbia sofferto di insonnia potrebbe aver provato, per favorire il sonno, a bere un bel bicchiere di latte caldo. È possibile accorgersi, eppure, che non sempre questo aiuta. Alcune volte però potrebbe: soprattutto se il latte è stato munto di notte.

Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Medicinal Food, il latte “notturno”, raccolto dalle mucche di notte, contiene quantità elevate di triptofano e melatonina, che di solito favoriscono l’addormentamento e a aiutano a ridurre l’ansia.

Gli autori ipotizzano che sia proprio questo il motivo per cui il latte notturno sembra indurre sonnolenza. L’effetto è stato dimostrato in un esperimento sui topi condotto all’Università Sahmyook di Seoul, in Corea del Sud. I ricercatori hanno comparato gli effetti di latte notturno e latte diurno in polvere con quelli di una sostanza neutra (acqua) e con quelli del diazepam (sedativo e ansiolitico).

Il latte notturno, che conteneva 24% più triptofano del normale e 10 volte più melatonina, portava i topolini ad essere meno attivi rispetto al latte diurno. Inoltre, erano meno inclini ad esplorare gli spazi aperti, una misura che indica un minore livello di ansia. È molto interessante che gli effetti fossero paragonabili a quelli del diazepam.

Tuttavia, è ancora presto per avere una conferma definitiva dell’effetto del latte notturno sull’uomo. Servono nuove ricerche per paragonare le diverse tipologie di latte, ma sembra davvero promettente.

Una mucca al tramonto
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