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Billy Milligan, storia del criminale la cui personalità era divisa in 24 parti
Billy Milligan era un criminale la cui personalità era divisa in 24 parti: ogni identità aveva un proprio modo di fare, di parlare e perfino di sedersi

Milligan rapì e violentò tre studentesse universitarie. Ma non venne condannato, perché in realtà Billy Milligan era 24 persone diverse.
Milligan soffriva di quello che oggi viene chiamato disturbo dissociativo di identità (conosciuto anche come disturbo di identità multipla).
Il personaggio
Billy Milligan ebbe un'infanzia difficile. Quando aveva quattro anni suo padre si tolse la vita, e Billy iniziò a mostrare i primi segni di dissociazione: momenti di assenza e amnesie.
La situazione è precipitata dopo che la madre si fu sposata con un uomo disturbato, che violentò Billy e che frammentò ulteriormente la sua personalità, finché il ragazzo non sviluppò oltre 20 identità diverse.
Le personalità crebbero insieme a Billy, che sviluppò inconsapevolmente un sistema complesso per gestirle, mentre esse stesse iniziarono a interagire tra di loro. La personalità principale, tuttavia, aveva amnesie riguardo ai momenti in cui le altre personalità prendevano il controllo.
Il sistema di Billy per gestire le personalità prevedeva un elenco di regole che ogni identità (anche detta alter) doveva rispettare: totale castità, essere rispettoso delle altre personalità, proteggere donne e bambini, impegnarsi nello studio e non dire mai bugie.
Chi non rispettava le regole perdeva il diritto di prendere possesso del corpo.
L'uomo descrisse dettagliatamente il meccanismo: nella sua mente c'era una "camera affollata", con tutte le sue personalità. Al centro della stanza c'era un pozzo di luce, e la personalità che vi entrava emergeva nel mondo reale.
C'era una vera e propria gerarchia: dieci personalità "buone" avevano accesso alla coscienza del ragazzo.
Ad esempio, Allen che era un pittore e che era l'unica identità a fumare; Danny che ricorda gli abusi subiti durante l'infanzia; Adalana che è una donna lesbica che scrive poesie.
Billy era una sorta di guscio vuoto, schiacciato dalle altre personalità.
Altre personalità erano "cattive", ed erano quelle che non avevano seguite le regole. Ad esempio, Walter aveva sparato a un corvo.
In seguito venne paradossalmente scoperto che la responsabilità degli stupri non era di una personalità "cattiva", ma di Adalana, che aveva stuprato le studentesse tenendo la cosa nascosta alle altre identità.

La vicenda giudiziaria e psichiatrica e l'eco mediatica
In prigione e negli ospedali psichiatrici le varie personalità di Billy emersero e venne svelato il meccanismo con cui prendevano il controllo della coscienza.
Le prime stranezze emersero durante la preparazione della difesa: ogni volta che era interrogato, Milligan sembrava una persona diversa e aveva reazioni, umori e comportamenti assolutamente contrastanti.
Un perito psichiatrico gli diagnosticò una schizofrenia acuta, ma in seguito la dottoressa Turner (Ohio) si rese conto che si trattava di qualcosa di più.
Milligan venne messo in un ospedale psichiatrico, dove il dottor George Harding convinse le sue personalità a "tenere a galla" Billy per cercare di riunificare la sua identità.
Le personalità vennero invitate a comunicare tra loro mentre Billy era sveglio, per permettergli di superare l'amnesia e per prendere coscienza di tutto ciò che riguardava le altre identità.
La terapia funzionò, mentre Billy era diventato un caso mediatico, nonostante gli avvocati tentassero di nascondere la faccenda per proteggerlo. Alla fine, purtroppo, la sua personalità si frammentò di nuovo.
Il processo stabilì che Billy non era colpevole per infermità mentale, anche se aveva compiuto i reati per cui era imputato.
In seguito Billy decise di far conoscere al mondo la sua storia, per dimostrare i danni provocati dalla violenza sui bambini.
La vicenda di Milligan è rimasta molto influente nell'immaginario collettivo, ma anche nella ricerca psichiatrica. Ha ispirato diversi film (più o meno direttamente). Leonardo DiCaprio sta lavorando a un progetto chiamato The Crowded Room (La Stanza Affollata), che prende il nome da una biografia di Billy Milligan.
Il disturbo dissociativo di identità
Il manuale DSM definisce il disturbo dissociativo di identità nel seguente modo:
"un processo mentale che provoca una mancata connessione tra pensieri, ricordi, sentimenti, azioni o il senso di identità di una persona".
Si tratta di un disturbo raro. Una teoria influente sulle sue cause è quella post-traumatica: la maggior parte dei pazienti riporta di aver subito gravi abusi durante l'infanzia.
Questa teoria sostiene che il disturbo origina dal tentativo del bambino di gestire il senso di impotenza derivante dagli abusi. In mancanza di altre vie di fuga, il bimbo può dissociarsi, diventando qualcun altro per evadere dalla realtà.
Alcuni interessanti studi Americani hanno dimostrato che ciascuna delle personalità ha delle caratteristiche cerebrali diverse, che non è possibile simulare.
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