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La stanza dei divorzi-riconciliazioni di Biertan, Transilvania
A Biertan (Transilvania) la chiesa aveva una "stanza dei divorzi-riconciliazioni", dove le coppie che volevano divorziare dovevano vivere per due settimane, condividendo un piccolo letto, un tavolo, una sedia, un piatto e un cucchiaio. In trecento anni ci fu un solo divorzio

Dentro i terreni della chiesa c'è una piccola costruzione con una stanza poco più grande di una dispensa. Una stanza molto speciale. Per 300 anni, infatti, le coppie i cui matrimoni erano in bilico venivano chiuse là, da due a sei settimane dal vescovo locale, nella speranza che questo rafforzasse il loro rapporto e risolvesse i problemi.
Anche se sembra un incubo, i registri mostrano che questa "prigione matrimoniale" era abbastanza efficace. In trecento anni, infatti, c'è stato un solo divorzio.
Oggi la piccola prigione è un museo, con tanto di manichini. La stanza ha soffitti bassi e muri spessi, ed è equipaggiata con una sola sedie e un tavolo, e un solo letto, che sembra possa accogliere soltanto un bambino.
Ogni cosa doveva essere condivisa, dalle coperte al cucchiaio.
Le zone della Transilvania sono tradizionalmente luterane. Il divorzio era concesso, sotto alcune condizioni, ma ovviamente era preferibile evitarlo.
"La prigione era uno strumento per mantenere l'ordine nella società cristiana tradizionale" dice l'attuale prete di Biertan. "Probabilmente si restava insieme non tanto per l'amore, ma per il lavoro e per la sopravvivenza. La prigione matrimoniale potrebbe essere, però, una lezione per molte persone della società moderna, dove c'è sempre meno tempo per l'altro e sempre più tempo per sé stessi."




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