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L'impegno di Mukesh Ambani per l'infrastruttura internet indiana, nato da una battuta di sua figlia
Nel 2011, la figlia dell’imprenditore indiano Mukesh Ambani è tornata da Yale e, cercando di mandare un compito, gli ha detto: “a casa nostra internet fa schifo”. Da allora l’uomo ha investito 31 miliardi di dollari per migliorare le infrastrutture internet del suo paese, fondando una società che offre internet a banda larga a prezzi accessibili a tutti
Pubblicato il 01/11/2018
Fonte:
The Times of India
(link alla fonte principale)
Storicamente Ambani ha operato nel settore petrolchimico, ma dal 2011 ha iniziato ad investire cifre enormi nel settore delle telecomunicazioni, fondando una società, Jio, che offre internet veloce a prezzi bassissimi.
L’idea gli è venuta grazie a sua figlia, Isha, che nel 2011 era una studentessa di Yale, ed era tornata dagli USA per le vacanze. Cercando di spedire un lavoro per uno dei suoi corsi, ha detto “Papà, internet a casa nostra fa schifo”. Il fratello gemello di Isha, in quell’occasione, disse che nel vecchio mondo ci si poteva arricchire nel vecchio settore delle comunicazioni, sfruttando le chiamate e i messaggi. Ma nel nuovo, ogni cosa è digitale.
“Isha e suo fratello appartengono a una generazione più creativa, ambiziosa, impaziente di diventare il meglio del mondo. Quindi giovani indiani mi hanno convinto che internet a banda larga è la tecnologia del nostro tempo, e l’India non può essere lasciata indietro.
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