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Le lame di ossidiana sono tra le più taglienti al mondo, e vengono utilizzate per le operazioni chirurgiche fin dall'Età della Pietra
Le lame di ossidiana, fatte con un vetro vulcanico formato grazie ad un rapidissimo raffreddamento della lava, sono tra le più taglienti del mondo. In grado di produrre tagli molte volte più fini di quelli creati dai più raffinati bisturi di acciaio, queste lame vengono usate per le operazioni chirurgiche fin dall'Età della Pietra. L'ossidiana causa un trauma molto limitato ai tessuti e i suoi tagli guariscono più velocemente e lasciano meno cicatrici.

Alcune evidenze archeologiche hanno mostrato che, nel Neolitico, si praticavano forme molto rozze di chirurgia. In caso di epilessia o forti emicranie, si effettuava un foro nel cranio nel tentativo di migliorare la situazione. Probabilmente era anche un tipo di intervento di emergenza per le ferite da battaglia. Non ci sono certezze sui motivi precisi per cui venivano effettuate queste procedure, ma una cosa è certa: venivano condotte con una delle sostanze più affilate che si trovano in natura: l'ossidiana.
L'ossidiana è un vetro vulcanico che può produrre lame che sono diverse volte più affilate persino dei migliori bisturi. Un bisturi di ossidiana può arrivare ad avere un taglio di 30 angstrom di larghezza (un'unità di misura che corrisponde a un centimilionesimo di centimetro), e in questo può competere con il diamante (che è tuttavia decisamente più costoso).
Se si considera che i rasoi di uso quotidiano hanno un taglio di 300-600 angstrom, l'ossidiana può competere anche con i più affilati materiali prodotti dalle nanotecnologie. Ancora oggi, c'è un numero ristretto di chirurghi che utilizzano questa antica tecnologia per le loro operazioni: a quanto pare, le ferite prodotte dall'ossidiana guariscono in maniera particolarmente veloce e senza lasciare cicatrici. "Il più grande vantaggio con l'ossidiana è che […] causa un trauma davvero ridotto ai tessuti, guarisce più velocemente e, soprattutto, con meno cicatrici" ha detto alla BBC il Dr. Lee Green, dell'Università di Alberta.
A livello microscopico, i bisturi di acciaio hanno un taglio grezzo, che strappa i tessuti, a causa dei cristalli di cui è composto il metallo. L'ossidiana, invece, può avere un taglio fine e continuo.


