Seguici sui social
Un progetto di
WORLD OPEN NEWS
WORLD OPEN NEWS
Tra gli articoli più letti
Articoli trending su World Open News
Argomenti
-
Mondo
Giappone - Russia - Germania - Danimarca - Svizzera - India - Cina - Australia - Francia - Norvegia - New York - Dubai
Storia
Aztechi - Età Vittoriana - Seconda Guerra Mondiale
Piante e animali
Fiori - Alberi - Gatti - Cani - Mucche - Corvi - Aquile - Ricci - Elefanti - Lupi - Pinguini - Panda - Meduse - Koala - Leoni - Delfini - Gufi - Polpi - Scoiattoli - Pipistrelli - Ragni
Personaggi
Ernest Hemingway - Gengis Khan - J. K. Rowling - Ryan Reynolds - Nikola Tesla
Cibo
Birra - Pizza - Caffè
Pirati - Regina Elisabetta - Harry Potter - Gay e omosessualità
Il fenomeno di Baader–Meinhof: quando iniziamo a vedere ovunque qualcosa che abbiamo appena scoperto
Il fenomeno di Baader–Meinhof, anche conosciuto come "illusione di frequenza", è il fenomeno cognitivo per cui qualcosa di cui ti sei appena accorto, o che hai appena imparato o esperito, improvvisamente ti sembra apparire ovunque.
Pubblicato il 29/04/2020

Un fenomeno come questo fa parte della categoria dei bias cognitivi. Un bias è una distorsione sistematica: è un concetto che si ritrova in diversi ambiti, tra cui informatica e psicologia.
L'illusione di frequenza, anche conosciuta come fenomeno di Baader–Meinhof, è ciò che accade quando qualcosa che è stata portata di recente alla nostra attenzione, o alla nostra conoscenza, sembra essere particolarmente frequente.
Il fenomeno di Baader–Meinhof avviene perché il nostro cervello viene stimolato dal fatto appena appreso, e questo elicita una maggiore propensione all'attenzione selettiva. È come se, inconsciamente, si mettesse a cercare la cosa che avete appena appreso. Il risultato è che l'elemento in questione viene notato con molta più facilità.
Ad amplificare l'effetto di Baader–Meinhof c'è anche il confirmation bias, una distorsione cognitiva che ci porta a dar più valore alle informazioni che confermano credenze e cognizioni. In altre parole, iniziamo a convenire con noi stessi sul fatto che sì, stiamo senza dubbio incontrando più spesso di prima l'elemento che abbiamo appena scoperto.

Photo by Kelly Sikkema on Unsplash
Non perderti neanche un articolo, seguici su Facebook!
Articolo precedente
Ecco come Super Mario deve il suo nome all'imprenditore di Seattle Mario Segale
Articolo successivo
Mary Toft, la donna che convinse i medici inglesi di aver partorito dei conigli