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Il ragazzo che venne arrestato perché possedeva le foto di un minore nudo (lui stesso)

In North Carolina nel 2015 un teenager venne processato per avere nel telefono delle foto di un minore nudo – lui stesso. Secondo l'accusa, era avvenuto uno sfruttamento di minore e quindi il ragazzo doveva essere punito per il danno arrecato (a lui stesso)

Pubblicato il 13/12/2019
Una delle storie più assurde che si possano sentire. C'è chi ha definito la vicenda "kafkiana", e sembra davvero una definizione appropriata.
Nel 2015 un teenager del North Carolina è stato perseguito per il fatto che possedeva foto di sé stesso nudo, sul proprio telefono.
Il giovane, Cormega Copening, aveva 16 anni e fu costretto a patteggiare per evitare di, potenzialmente, andare in prigione ed essere registrato come molestatore sessuale.
Copening ricevette quattro capi di accusa per il fatto di avere immagini "pedopornografiche" di sé stesso e uno per il fatto di avere un'immagine della sua ragazza, anch'essa sedicenne.

Questa perversione giuridica è stata resa possibile da una serie di leggi differenti che, combinate, hanno generato effetti imprevisti.
Innanzitutto bisogna dire che, paradossalmente, in North Carolina il sesso tra due 16enni è totalmente legale (l'età del consenso è proprio 16 anni). Ma sulle immagini, invece, si applica una legge diversa.

Queste immagini vennero scoperte sul cellulare di Copening, per caso, mentre le autorità investigavano un problema più ampio di immagini pornografiche di ragazzi della scuola che si sospettava venissero scambiate tra gli studenti senza il permesso dei soggetti raffigurati.
Copening non era coinvolto in nulla di tutto ciò. Ma finì coinvolto in una faccenda molto più bizzarra.
Copening e la sua fidanzata stavano facendo "sexting", come ha riconosciuto la corte. Ma, paradossale, era proprio il fatto di tenere le proprie immagini il problema principale.
In North Carolina i ragazzi sopra i 16 anni possono essere perseguiti come adulti per quanto riguarda i crimini. Allo stesso tempo, però, erano considerati minori in quanto vittime. Secondo la legge erano, contemporaneamente, l'adulto perpetratore del delitto e il minore vittima.
Nel 1983, infatti, Corte Suprema aveva reso la pedopornografia incostituzionale, e ogni stato aveva adottato legislazioni in linea con questa indicazione, per impedire lo sfruttamento dei minori da parte di adulti che avrebbero prodotto, posseduto o distribuito loro immagini sconvenienti.
Ovviamente queste leggi vennero pensate prima che si potesse immaginare che, un giorno, i minori avrebbero potuto produrre loro stessi delle foto nudi di sé stessi.

Alcuni stati hanno preso provvedimenti per impedire di poter processare adolescenti che si scambiano foto sexy. Sono soprattutto gli stati conservatori che faticano ad adottare questi aggiustamenti (non è una sorpresa).

Alla fine, i due ragazzi patteggiarono e – davvero assurdo – dovettero fare lavori socialmente utili e stare in libertà vigilata per un anno.

Photo by Tom Sodoge on Unsplash

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