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Lo strano fenomeno dell'ipnosi stradale
L’ipnosi stradale è uno stato mentale in cui una persona può guidare per grandi distanze rispondendo agli eventi esterni nella maniera corretta, senza avere ricordo di averlo fatto in modo cosciente. Riguardo al tempo passato a guidare si può sviluppare una parziale o totale amnesia
L’ipnosi stradale, anche conosciuta come febbre della linea bianca, è uno stato mentale di alterazione in cui una persona guida un veicolo per grandi distanze, senza neanche rendersene conto. La persona che si trova in questo stato risponde agli eventi esterni nella maniera aspettata, guidando con relativa sicurezza, ma poi non ricorda di averlo fatto.
La mente cosciente del guidatore è focalizzata altrove, ma egli è ancora in grado di processare le informazioni necessarie per guidare normalmente. L’ipnosi stradale è una manifestazione del processo di automatizzazione, in cui la mente cosciente e quella subcosciente riescono a concentrarsi su cose differenti. Il concetto è stato descritto per la prima volta nel 1921.
Uno studio di qualche anno dopo suggerì che è possibile per i guidatori addormentarsi a occhi aperti, senza smettere di guidare. Negli anni ’50 diverse teorie suggerirono il fenomeno come spiegazione degli incidenti altrimenti inspiegabili.
Alcuni teorici sostengono che la coscienza possa sviluppare una dissociazione ipnotica: mentre un flusso di coscienza guida la macchina, l’altro si occupa di cose diverse. Per questo, si sviluppa una amnesia parziale o totale relativa al tempo passato a guidare sotto la condizione di ipnosi stradale.