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Il programmatore Alberto Brandolini ha formulato il “Principio di Asimmetria della Cazzata"
Il programmatore Alberto Brandolini ha formulato il “Principio di Asimmetria della Cazzata": "L'ammontare di energia necessaria a confutare una cazzata è di un ordine di magnitudine superiore a quella necessaria a produrla". La legge sottolinea la difficoltà di smentire le notizie false.

In un periodo in cui il dibattito politico verte anche sul tema delle fake news – il morbo della rete che genera, nella mente degli utenti internet più sprovveduti, false rappresentazioni di fatti e gruppi sociali – potrebbe essere molto utile richiamare una lezione di Alberto Brandolini, programmatore italiano, che nel 2013 è diventato virale sul web americano.
La legge di Brandolini è chiamata bullshit asymmetry principle (principio di asimmetria della cazzata). Secondo questa legge: “L’ammontare di energia necessaria a confutare una cazzata è di un ordine di magnitudine superiore a quella necessaria a produrla”.
Oggi, lo sanno benissimo i “debunker”, quelli che cercano di smentire le bufale che girano in rete (e che spesso colpiscono i gruppi sociali di minoranza o le istituzioni).
Ai tempi, Brandolini era stato ispirato dalla lettura di Daniel Kahneman, economista e psicologo vincitore di un premio Nobel. Poco dopo aver letto Pensieri lenti e veloci, Brandolini ha guardato un dibattito tra Silvio Berlusconi e Marco Travaglio.
Ripercorrendo gli insegnamenti della psicologia del pensiero e dei processi decisionali (a cui Kahneman ha dato un grande contributo), possiamo sostenere che, per una persona che abbia già un certo tipo di credenze, sia molto facile cadere nella trappola di una notizia falsa che rafforza le stesse credenze (confirmation bias).
Chi crede che gli immigrati siano pericolosi non farà altro che cercare notizie a conferma di questa ipotesi. E quando una notizia falsa (“un immigrato ha stuprato una donna” - questo è il "prototipo" di notizia falsa e il tipo più frequente di fake news) viene smentita, molto difficilmente si crederà a tale smentita, o comunque le credenze non verranno modificate (“se anche non fosse successo stavolta, comunque succede continuamente”).
Le notizie false rinforzano le idee negative che abbiamo del mondo, ed per questo che sarebbero necessari interventi legislativi volti a prevenire maggiormente la loro diffusione e a punire più severamente chi le crea.
