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Sanal Edamaruku, il razionalista in esilio perseguitato per aver smascherato i fanatici religiosi dell'India
In India c'è una statua di Gesù che gocciolava inspiegabilmente acqua dalle dita dei piedi. I devoti pensavano che fosse un miracolo, e raccoglievano e a volte bevevano l'acqua

Anni fa, un fachiro indù dichiarò in diretta tv di poter uccidere chiunque con il suo canto tantrico. Sanal Edamaruku, ospite con lui in studio, gli disse che era dispostissimo e subire la "stregoneria". Il canale cancellò tutta la programmazione successiva, e il fachiro iniziò il suo canto. Ma dopo diverse ore, Edamaruku era ancora vivo e vegeto e il predicatore iniziò a dar segni di cedimento.
Sanal Edamaruku passò tutta la sua vita come campo di un gruppo di sfatatori di miti, viaggiando per il paese dimostrando la falsità di tutto ciò che la scienza non poteva spiegare.
Man mano che la televisione divenne sempre più utilizzata, in India, aumentarono le persone scontente del fatto che Edamaruku potesse raggiungere milioni di persone.

Nel 2012 la situazione per lui si fece difficile quando una statua di Cristo in un sobborgo di Mumbai cominciò a gocciolare acqua dalle dita dei piedi. I devoti cattolici e altri residenti curiosi pensarono che fosse un miracolo, e si radunarono sotto la statua. Alcuni raccolsero e bevvero le gocce di quella che venne considerata acqua santa.
Lo sfata-miti venne sfidato a investigare e si recò sul posto con un amico ingegnere, riuscendo in fretta a tracciare la fonte dell'acqua: scoprì che l'umidità sul muro della statua proveniva da uno scarico traboccante, a sua volta alimentato da un tubo che veniva da un gabinetto nei dintorni.
Presentando le sue scoperte in un dibattito televisivo con i rappresentati cattolici, venne bersagliato da una folla inferocita, che lo accusò di blasfemia, e anche di screditare la Chiesa per aver suggerito che il miracolo fosse stato orchestrato ad arte per fare soldi.
Nelle settimane successive alcune stazioni di polizia di Mumbai aprirono un fascicolo contro di lui, in base a una legge dell'era coloniale che punisce la blasfemia. Secondo questa legge, la polizia può arrestare una persona anche senza investigazioni.
Sanal Edamaruku iniziò a ricevere anche minacce per telefono, anche da poliziotti. Tutti quanti pretendevano delle sue scuse pubbliche, ma lui non era intenzionato a cedere.
Venne costretto a lasciare il paese, e trovò rifugio in Finlandia, dove ha alcuni amici. Pensava che sarebbe dovuto star via poco tempo, ma purtroppo non è ancora tornato. Il Catholic Secular Forum (CSF), uno dei gruppi religiosi che per primo lo aveva denunciato, insiste ancora affinché venga arretato, qualora ritornasse.


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