WORLD OPEN NEWS
-
Mondo
Giappone - Russia - Germania - Danimarca - Svizzera - India - Cina - Australia - Francia - Norvegia - New York - Dubai
Storia
Aztechi - Età Vittoriana - Seconda Guerra Mondiale
Piante e animali
Fiori - Alberi - Gatti - Cani - Mucche - Corvi - Aquile - Ricci - Elefanti - Lupi - Pinguini - Panda - Meduse - Koala - Leoni - Delfini - Gufi - Polpi - Scoiattoli - Pipistrelli - Ragni
Personaggi
Ernest Hemingway - Gengis Khan - J. K. Rowling - Ryan Reynolds - Nikola Tesla
Cibo
Birra - Pizza - Caffè
Pirati - Regina Elisabetta - Harry Potter - Gay e omosessualità
Alcune uova di pesce possono resistere all'ingestione (e all'espulsione) da parte degli uccelli acquatici
Uno studio del 2020 ha rivelato che alcune uova di pesce possono sopravvivere dopo essere stata mangiate da un uccello acquatico, e che rimangono in vita anche dopo essere state espulse. Questo offre una spiegazione a un mistero di lunga data: il motivo per cui specchi d'acqua totalmente isolati possono venire popolati "magicamente" dai pesci.
Da secoli, gli scienziati si chiedevano come fosse possibile che, talvolta, laghi e stagni isolati vengono "magicamente" popolati da pesci di vario tipo. L'ipotesi prevalente era che le uova volassero sulle penne o sui piedi degli uccelli acquatici. Secondo i risultati pubblicati nel luglio del 2020, tuttavia, la modalità di trasporto di alcune uova potrebbe essere decisamente più intima e disgustosa: è stato provato che alcune uova di pesce a membrana morbida possono venire mangiate e defecate dagli uccelli acquatici ed essere ancora "valide", ovvero schiudersi in giovani vitali.
I ricercatori hanno preso otto anatre allevate in cattività, e le uova di due specie di carpe. In due esperimenti separati, hanno spinto ogni anatra a nutrirsi di tre grammi di uova fecondate (corrispondenti a circa 500 uova) di ciascuna specie di pesce. Esaminando le feci degli uccelli, sono state rinvenute almeno 18 uova intere, che i ricercatori hanno messo in un acquario. Dodici avevano embrioni vitali: di questi, tre sono diventati normali e sani pesciolini.
Gli autori dello studio sospettano che il tasso di successo sarebbe più alto in natura, dove le condizioni sono più favorevoli per mantenere in salute le uova; sperano di poter testare questa idea in esperimenti futuri. Hanno anche in programma di condurre studi di follow-up su una serie più diversificata di specie ittiche.