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Nikolai Vavilov, lo scienziato sovietico che creò la più ampia collezione di semi che si fosse mai vista
Nikolai Vavilov fu un agronomo e botanico sovietico che dedicò la propria vita allo studio e al miglioramento di vari cereali in grado di nutrire la popolazione mondiale. Raccolse semi provenienti da ogni parte del globo, e creò la più ampia collezione di sementi che si fosse mai vista. Nonostante questo, Stalin lo accusò di spionaggio e lo fece arrestare: Vavilov morì in prigione, e fu soltanto in seguito riconosciuto come eroe della scienza sovietica.

Nikolai Vavilov (1887 – 1943) fu un importante agronomo, botanico e genetista sovietico. Tra i suoi studi più importanti ci furono quelli riguardanti l'individuazione delle zone di origine delle principali piante alimentari coltivate e delle specie primitive dalle quali derivano. I vari luoghi di origine e diversificazione delle specie coltivate che furono da lui identificati portano, ancora oggi, il suo nome: Centri di Vavilov.
Vavilov dedicò la sua vita allo studio e al miglioramento del grano, del mais e di altri cereali in grado di nutrire la popolazione mondiale. Organizzò una lunga serie di spedizioni in Medio ed Estremo Oriente e nelle Americhe, e raccolse un enorme numero di semi, ordinandoli, catalogandoli e conservandoli presso l'Istituto di Botanica applicata di Leningrado, nato per sua iniziativa.
Il lavoro di Vavilov venne tuttavia criticato da Trofim Lysenko, i cui concetti antimendeliani della biologia vegetale avevano ottenuto il favore di Joseph Stalin.
Di conseguenza, Vavilov fu arrestato e successivamente condannato a morte nel luglio 1941. Sebbene la sua condanna fosse nel frattempo stata commutata in venti anni di reclusione, egli morì in prigione nel 1943. Soltanto nel 1955 la sua condanna a morte fu graziata retroattivamente da Nikita Krusciov. Negli anni '60 la sua reputazione fu riabilitata pubblicamente e cominciò ad essere salutato come un eroe della scienza sovietica.

Cosa sono i centri di Vavilov
Nikolai Vavilov postulò che il "centro" di origine di una pianta coltivata è da rintracciarsi in quella regione in cui i parenti selvatici della pianta mostrano la massima capacità di adattamento alle condizioni ambientali. Più avanti, egli ampliò la teoria affermando anche che il centro di origine di una specie vegetale rappresenta la regione in cui quella specie mostra maggior diversità.
Le implicazioni dell'identificazione dei Centri di Vavilov sono di importanza cruciale: ancora oggi, infatti, in questi luoghi si possono rintracciare i parenti selvatici delle specie vegetali in commercio, ed è possibile attingere a questo ampio pool genetico qualora sia necessario modificare il comportamento di alcune colture (ad esempio, a causa di nuove malattie o dei cambiamenti climatici).