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Il Museo Civico di Regina, in Canada, ha chiesto aiuto alla comunità per aprire una cassaforte che, alla fine, conteneva una graffetta
Il Museo Civico di Regina (Canada) non riusciva ad aprire una cassaforte degli anni '30 che era presente nella loro collezione. Allora, lo staff cercò degli scassinatori amatoriali che fossero disposti a provare ad aprirla. Uno di loro riuscì ad indovinare il codice, ma dentro la cassaforte c'era un altro scomparto chiuso a chiave. Lo aprirono con una antica chiave. Dentro, però, c'era soltanto una graffetta.

Nel 2019 una cassaforte del Museo Civico di Regina è diventata un piccolo mistero da risolvere per gli abitanti del luogo. La cassaforte, costruita all'inizio del 1900 (o al più tardi negli anni '30) e donata al museo nel 2000, era chiusa dal meno trent'anni.
Rob Deglau, coordinatore del museo, ha postato su Facebook una foto della cassaforte, chiedendo aiuto: nessuno dello staff era in grado di aprirla. Ricevette migliaia di chiamate da tutto il Canada, da parte di persone che sostenevano di sapere come aprirla.

Alla fine, dopo qualche tentativo, un uomo d'affari di Ottawa arrivò al museo, e dopo aver passato cinque ore ad ascoltare i "click" della serratura riuscì ad identificare metà dei numeri (prima di dover tornare a casa).
Ma l'uomo era così determinato a trovare la soluzione che tornò indietro un secondo giorno, e alla fine riuscì a sbloccare la cassaforte. Purtroppo, questo non bastò a risolvere il mistero del contenuto della cassaforte.
"Abbiamo aperto una porta per trovare un'altra porta" ha ridacchiato Rob Deglau. "A sua volta chiusa".
Ma nessuno aveva intenzione di arrendersi, e dopo aver provato almeno 40 chiavi antiche trovate nel museo, trovarono quella giusta: una lunga chiave piatta che entrò nella serratura. Forse non era proprio la sua chiave, ma era sufficientemente compatibile.
"Alla fine, dopo aver aperto tutto, siamo stati sorpresi nell'apprendere di essere i fieri proprietari di una graffetta".
Una graffetta di almeno cinquant'anni, ma non molto diversa da quelle odierne. Il tesoro non ha sicuramente portato a Deglau alcuna ricchezza, ma l'uomo afferma che il viaggio contava più della destinazione.
"Avere a che fare con la comunità e mostrare i miei pezzi a molte persone... Molti avevano dei propri racconti su delle antiche cassaforti."
