WORLD OPEN NEWS
-
Mondo
Giappone - Russia - Germania - Danimarca - Svizzera - India - Cina - Australia - Francia - Norvegia - New York - Dubai
Storia
Aztechi - Età Vittoriana - Seconda Guerra Mondiale
Piante e animali
Fiori - Alberi - Gatti - Cani - Mucche - Corvi - Aquile - Ricci - Elefanti - Lupi - Pinguini - Panda - Meduse - Koala - Leoni - Delfini - Gufi - Polpi - Scoiattoli - Pipistrelli - Ragni
Personaggi
Ernest Hemingway - Gengis Khan - J. K. Rowling - Ryan Reynolds - Nikola Tesla
Cibo
Birra - Pizza - Caffè
Pirati - Regina Elisabetta - Harry Potter - Gay e omosessualità
L'"inaffondabile" Margaret Molly Brown, l'attivista e filantropa che portò in salvo i passeggeri del Titanic
Quanto il Titanic iniziò ad affondare, la filantropa e attivista Molly Brown aiutò a cercare i dispersi e a portare tutti in salvo sulla scialuppa. Dopo essersi resa conto che il timoniere era troppo impaurito per governare l'imbarcazione, lo minacciò con un remo e ne prese il controllo, portandola al sicuro. Tornata a terra, sfruttò la sua influenza per istituire un comitato per aiutare economicamente i sopravvissuti meno abbienti. Si guadagnò il soprannome di "inaffondabile Mrs. Brown".

Margaret Molly Brown è forse conosciuta in Italia grazie al film Titanic, di James Cameron. Nel film, in cui viene interpretata da Kathy Bates, possiamo avere un assaggio di chi era Molly Brown, ma la sua storia è ancora più incredibile. Donna emancipata e colta, nata in povertà e rimasta umile e grintosa fino alla fine, si batté per i diritti delle donne in un'epoca storica che stava per cambiare per sempre la loro posizione nella società.
Nata con il nome di Margaret Tobin, è stata soprannominata Molly o Maggie. Era figlia di emigrati irlandesi, e dovette lavorare in fabbrica fin dalla tenera età. Dopo essersi sposata con James Joseph Brown, ne acquisì il cognome e poté prospettarsi una vita più agiata, soprattutto dopo che il marito si trovò a possedere una miniera e fondò una compagnia di estrazione.
Margaret mise la propria fortuna al servizio dei più poveri, organizzando mense per i minatori e aiutando i bambini in difficoltà. Si avvicinò al movimento delle suffragette, e nel 1901 si iscrisse all'Istituto di Carnegie per poter ottenere l'istruzione che non aveva potuto avere da bambina. Imparò le arti e le lingue francesi, tedesche e russe. Nel 1909 si candidò, senza successo, per il Senato americano (a quell'epoca le donne non potevano neanche votare).
Margaret e il marito J.J. si separarono privatamente nel 1909, ma rimasero segretamente legati. Fino al 1912 la vita di Margaret Molly Brown fu costellata di battaglie filantropiche, abiti, feste, gioielli e viaggi a Parigi. Mentre era in Francia, le arrivò la notizia che suo nipote era malato. Allora salì sulla prima nave: era proprio il Titanic.
Quando la nave colpì l'iceberg, Margaret salì sulla scialuppa numero 6 insieme ad altre venti donne e due uomini (la vedetta Frederick Fleet e il timoniere Robert Hichens). Il timoniere, troppo impaurito per governare l'imbarcazione, venne scosso da Mrs. Brown, che brandiva un remo e minacciava di colpirlo. La filantropa prese il controllo della scialuppa e la portò fuori dal pericoloso vortice causato dall’inabissamento della nave.
Anche dopo essere salite sulla nave inviata per il salvataggio, il Carpathia, il ruolo di Molly Brown si rivelò fondamentale: parlava tre lingue e fu lei a stilare l’elenco dei superstiti. Arrivata a New York – sembra una barzelletta ma purtroppo non lo è – non poté testimoniare davanti alla Commissione d’inchiesta in quanto donna. Dovette accontentarsi di qualche foto e un paio di dichiarazioni rilasciate ai cronisti che attendevano al porto i sopravvissuti.
Più tardi, comunque, Margaret Molly venne soprannominata "l'inaffondabile Mrs. Brown". Si mise ancora una volta al servizio dei più svantaggiati, assistendo i sopravvissuti del Titanic con un fondo economico alimentato in buona parte dal suo patrimonio. La sua fama come superstite del Titanic la aiutò inoltre a promuovere la consapevolezza riguardo a vari problemi comuni, come il diritto al lavoro delle donne, l'istruzione, l'alfabetizzazione dei bambini e la conservazione storica.

