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Il programmatore della Verizon che "appaltava" il suo lavoro a una compagnia cinese

Nel 2012 un programmatore della Verizon è stato sorpreso mentre "appaltava" il suo lavoro a una compagnia cinese. L'uomo pagava meno del 20% del suo stipendio e passava le giornate "lavorative" navigando su vari social e siti web. Il codice cinese era così valido che il programmatore era considerato il migliore del suo dipartimento.

Pubblicato il 01/03/2022

Nel 2012, gli Stati Uniti hanno individuato degli accessi sospetti da parte della Cina a infrastrutture critiche del paese. Dopo qualche ricerca, il personale di sicurezza ha catturato il colpevole: non era un hacker cinese, ma un impiegato della Verizon, noto semplicemente come "Bob".

Bob non aveva intenzioni criminali, ma soltanto un po' poco nobili. Programmatore poco più che 40enne, aveva trovato un modo per "appaltare" il suo lavoro a programmatori cinesi. Aveva spedito fisicamente il suo token RSA a una compagnia cinese, così che i programmatori asiatici potessero utilizzare le sue credenziali durante il suo orario di lavoro, fingendosi lui.

I programmatori cinesi erano pagati meno del 20% del suo salario a sei cifre. Negli anni, Bob era stato giudicato molto positivamente per via del suo codice "pulito e ben scritto". Era stato notato come "il migliore sviluppatore nell'edificio". In realtà, però, passava le giornate su Facebook, Ebay e Linkedin, e guardando molti video di gattini su Reddit. Alle 4.30 del pomeriggio, prima di staccare, mandava un report ai manager.

Dopo l'investigazione, ovviamente, Bob venne licenziato e si suppone che anche i suoi colleghi cinesi siano stati esclusi dal lavoro.

Programmatore
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