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Alcune specie di formiche hanno imparato a coltivare i funghi

Alcune specie di formiche sono delle agricoltrici provette. È stato osservato che queste formiche ritagliano foglie ed erba e ne trasportano i pezzi alle colonie, dove le usano come base per coltivare funghi di cui nutrirsi. Queste specie utilizzano tecniche di coltivazione straordinariamente sofisticate, e hanno persino imparato ad addomesticare i raccolti.

Pubblicato il 11/04/2022
Fonte: Smithsonian Magazine (link alla fonte principale)

Circa 12.500 anni fa, i nostri antenati stavano avviando la rivoluzione del Neolitico, che avrebbe cambiato per sempre la storia della specie introducendo l'agricoltura nelle nostre vite. Gli umani, però, non furono i primi ad arrivare: anzi, c'è una specie che ci precedette di molti milioni di anni.

Alcune formiche del Sud America, infatti, coltivano i funghi delle foreste pluviali già da 60-65 milioni di anni. Questi "maghi dell'agricoltura" usano tecniche sofisticate, tra cui l'addomesticazione dei raccolti (la selezione delle varietà migliori e più adatte a crescere nelle colonie).

In particolare, sono le formiche Attine a compiere queste attività: tra di esse si trovano 47 specie di formiche tagliafoglie, che possono essere osservate mentre si muovono nella vegetazione in cerca di foglie da tagliuzzare e da trasportare nei nidi. Queste foglie non vengono mai mangiate direttamente, ma usate come mezzo per far crescere alcune varietà di funghi che queste formiche coltivano ormai da diversi eoni.

Ted Schultz, che si occupa di formiche al Museo di Storia Naturale dello Smithsonian, ha studiato a lungo l'evoluzione di queste formiche. Egli afferma che il passaggio ancestrale da formiche dedite alla caccia e alla raccolta a formiche dedite all'agricoltura fu probabilmente irreversibile (un po' come avvenuto per noi umani). Infatti, questo passaggio portò alla sparizione di diversi geni dal patrimonio delle formiche stesse.

Schultz sottolinea l'importanza di non acquisire una prospettiva troppo antropocentrica: all'inizio, infatti, "pensavamo che le formiche contadine fossero come piccoli umani, e noi siamo convinti di essere a capo dei nostri raccolti". Ma "quando ho iniziato a lavorare con i micologi, loro avevano una visione differente". Gli studiosi dei funghi, infatti, ritengono che sia la colonia di funghi a chiamare le formiche, per instaurare un processo combinato di simbiosi e selezione.

Il periodo in cui le formiche iniziarono a coltivare potrebbe non essere casuale: 66 milioni di anni fa, infatti, fu anche il momento in cui si suppone che un asteroide abbia spazzato via i dinosauri dalla Terra, insieme a moltissime altre specie. In quel momento, secondo Schultz, ci fu un'esplosione di quelle specie in grado di nutrirsi di materiale in decomposizione, come i funghi: di conseguenza si avvantaggiarono anche le specie che si sostentano su di essi.

Molte piante sono in grado di produrre sostanze chimiche che impediscono agli insetti di mangiarle. Ma le tagliafoglie e gli altri Attini poterono iniziare ad usare i funghi per evitare il problema, sfruttando le foglie delle piante non per nutrirsi direttamente, ma piuttosto come "campo" da coltivare.

Una formica operaia più piccola che torna al nido su un frammento di foglia portato da una raccoglitrice
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