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Durante le guerre nascono più maschi, ma nessuno sa perché

Storicamente, si è sempre osservato che dopo e durante le guerre nascono più bambini del solito, e meno bambine. Nessuno riesce ad offrire una spiegazione convincente per questo fenomeno, che è stato chiamato "Effetto del Soldato che Ritorna".

Pubblicato il 05/06/2022
Fonte: PsychologyToday, Wikipedia inglese (link alla fonte principale)

Da tempo, gli scienziati sono consapevoli del fatto che, dopo le guerre più importanti, nascono più maschi che femmine. Il fenomeno è stato osservato per la prima volta nel 1954, sui bambini nati durante la Seconda Guerra Mondiale negli Stati Uniti. In seguito, è stato rilevato anche per quanto riguarda le nascite avvenute in altre nazioni durante entrambe le guerre mondiali.

Il fenomeno è stato chiamato “Effetto del Soldato che Torna” (Returning Soldier Effect). Per quanto sia senza dubbio reale, perché i numerosi non mentono, nessuno ha una spiegazione convincente.

Alcuni suggeriscono che possa essere durato al fatto che i soldati sopravvissuti in guerra sono in media più alti di quelli caduti (di 3,33 cm): questo è stato osservato nei soldati britannici tornati dalla Prima Guerra Mondiale. Nel 2007, Satoshi Kanazawa ha pubblicato un articolo teorizzando che questo possa spiegare il Returning Soldier Effect, visto che gli uomini alti avrebbero una maggiore probabilità di avere figli maschi.

La ricercatrice Valerie Gran, invece, ha attribuito la causa dell’effetto al cambiamento dei livelli di alcuni ormoni durante la guerra: le donne tenderebbero ad adottare ruoli più dominanti, e gli ormoni implicati potrebbero influenzare il sesso della prole.

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