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Carrie, il romanzo che lanciò la carriera di Stephen King, venne salvato dal cestino della carta straccia
Il romanzo che lanciò la carriera di Stephen King, Carrie, venne salvato dal cestino della carta straccia. La moglie di King, Tabatha, trovò le pagine accartocciate, le lesse e disse al marito che voleva scoprire il resto della storia. Il romanzo, del 1973, racconta la storia di una ragazza con abilità telecinetiche: ebbe enorme successo, e lanciò la fortunatissima carriera di King.
Stephen King è un celebre autore americano di storie dell’orrore, suspense e fantasy. Talvolta descritto come “il Re dell’Horror”, i suoi libri hanno venduto oltre 350 milioni di copie, e molti di essi sono stati adattati in film o serie televisive (basti pensare a “It” o “Standy By Me”).
King ha pubblicato oltre 64 opere di narrativa, tra cui sette sotto lo pseudonimo di Richard Bachman. Il primo romanzo ad essere pubblicato fu Carrie, del 1973. Carrie fu il primo grande successo di King, e gli permise di acquisire una certa fama. Lo scrittore, tuttavia, rischiò di non arrivare mai a sviluppare la storia su cui è basato il libro.
Carrie era il quarto romanzo di Stephen King, ma fu il primo ad essere pubblicato. Fu scritto sulla macchina da scrivere portatile della moglie Tabitha. Inizialmente doveva essere una storia breve per la rivista Cavalier, ma King gettò le prime tre pagine nel cestino della carta straccia. Fu proprio Tabitha a recuperarle, e ad incoraggiarlo a sviluppare la storia, perché voleva conoscere il resto.
Tabitha incoraggiò King dicendo che lo avrebbe aiutato con la prospettiva femminile. La protagonista del romanzo è Carrie White, una studentessa del liceo con dei poteri telecinetici latenti che iniziano gradualmente a svilupparsi e manifestarsi in modi inquietanti.
“Ho insistito perché ero all’asciutto, non avevo idee migliori...” avrebbe in seguito detto King. “La mia ponderata opinione era che avevo scritto il romanzo più perdente di tutti i tempi”. Eppure, Carrie ebbe un enorme successo. King non avrebbe mai immaginato che potesse essere accettato: quando l’editore del Doubleday lo chiamò, il suo telefono non era neppure attaccato.
Già nel 1973, la New American Library comprò i diritti del libro per 400.000 dollari, che furono divisi tra King e la Doubleday, il cui editore William Thompson divenne amico intimo dello scrittore. Tre anni dopo, Carrie divenne un film horror. La storia mise in moto la carriera di King e fu fondamentale per renderlo ciò che è oggi.