Seguici sui social
Un progetto di
WORLD OPEN NEWS
WORLD OPEN NEWS
Tra gli articoli più letti
Articoli trending su World Open News
Argomenti
-
Mondo
Giappone - Russia - Germania - Danimarca - Svizzera - India - Cina - Australia - Francia - Norvegia - New York - Dubai
Storia
Aztechi - Età Vittoriana - Seconda Guerra Mondiale
Piante e animali
Fiori - Alberi - Gatti - Cani - Mucche - Corvi - Aquile - Ricci - Elefanti - Lupi - Pinguini - Panda - Meduse - Koala - Leoni - Delfini - Gufi - Polpi - Scoiattoli - Pipistrelli - Ragni
Personaggi
Ernest Hemingway - Gengis Khan - J. K. Rowling - Ryan Reynolds - Nikola Tesla
Cibo
Birra - Pizza - Caffè
Pirati - Regina Elisabetta - Harry Potter - Gay e omosessualità
I cani possono provare gelosia se il padrone mostra affetto verso qualcun altro
Uno studio di alcune ricercatrici californiane ha dimostrato che i cani provano effettivamente gelosia quando vedono il loro umano mostrare affetto nei confronti di qualcun altro
Pubblicato il 19/10/2018

Le ricercatrici di San Diego Christine R. Harris e Caroline Prouvost hanno condotto una ricerca su 36 cani, che hanno videoregistrato nelle loro abitazioni mentre vedevano i padroni mostrare affetto, ma non nei loro confronti.
In una delle condizioni dell’esperimento, gli umani mostravano affetto nei confronti di un cane “finto”, un fantoccio meccanico che abbaiava. Nelle altre due, lo mostravano verso un libro per bambini e una lanterna-zucca di Halloween.
I partecipanti umani, nel dettaglio, carezzavano a parlavano dolcemente verso il bersaglio del loro affetto, mentre il loro – vero – cane poteva vederli.
Soltanto nella condizione del fantoccio (è stato dimostrato che i cani, quasi tutti, lo scambiavano per un altro cane), i cani mostravano diversi comportamenti che indicavano gelosia, come tentare di spingere via il rivale e di mettersi tra lui e il padrone.
Risultati molto simili sono stati ottenuti quando, al posto dei cani, sono stati testati bimbi di 6 mesi: anche per loro, infatti, non basta che l’adulto mostri “affetto” verso qualcos’altro, ma ci vuole l’elemento “relazionale”: se l’affetto è verso un oggetto inanimato, non conta.
“Questi risultati supportano l’ipotesi che la gelosia ha una forma ‘primordiale’ che esiste anche nelle specie “sociali” non umane.
Bisogna ricordare che, mentre è chiaramente dimostrato che gli animali provino emozioni primarie (rabbia, paura), non esistono studi conclusivi riguardo alle emozioni secondarie (più complesse, come senso di colpa o vergogna).
Gli esperti, però, concordano sul fatto che i cani, ad esempio, siano osservatori sociali molto arguti.

Cani,
Non perderti neanche un articolo, seguici su Facebook!