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Durante l'assedio dell'Ambasciata Iraniana di Londra del 1980, gli ostaggi fecero rilasciare una donna incinta e un uomo che russava troppo forte

Durante l'assedio dell'Ambasciata Iraniana di Londra del 1980, agli ostaggi venne data la possibilità di scegliere due di loro per essere rilasciati. Venne deciso di liberare una donna incinta e un uomo il cui forte russare teneva svegli gli altri ostaggi tutta la notte e irritava i terroristi.

Pubblicato il 18/01/2022
Fonte: Wikipedia inglese (link alla fonte principale)

L'assedio dell'ambasciata iraniana di Londra del 1980 ebbe luogo dal 30 aprile al 5 maggio, dopo che un gruppo di sei uomini armati prese d'assalto l'ambasciata iraniana a Prince's Gate a South Kensington, Londra. Gli uomini armati, arabi iraniani che si battevano per la sovranità della provincia del Khuzestan, presero in ostaggio 26 persone, tra cui il personale dell'ambasciata, diversi visitatori e un agente di polizia che era di guardia all'ambasciata.

Gli assaltatori chiesero il rilascio dei prigionieri in Khuzestan, nonché la garanzia di poter uscire in sicurezza e libertà dal Regno Unito. Il governo britannico decise rapidamente che il passaggio sicuro fuori dal paese non sarebbe stato concesso e ne seguì un assedio.

Successivamente, i negoziatori della polizia inglese si assicurarono il rilascio di cinque ostaggi in cambio di concessioni minori, come la trasmissione delle richieste dei sequestratori alla televisione britannica.

Durante il quarto giorno di assedio, ad esempio, due ostaggi vennero rilasciati in cambio della trasmissione di un messaggio alla BBC.

Gli ostaggi decisero tra loro che i due ad essere liberati sarebbero stati Hiyech Kanji e Ali-Guil Ghanzafar; la prima perché era incinta e il secondo per nessun altro motivo se non per il suo forte russare, che teneva svegli di notte gli altri ostaggi e irritava i terroristi.

Entro il sesto giorno dell'assedio gli uomini armati furono sempre più frustrati per la mancanza di progressi nel soddisfare le loro richieste. Quella sera uccisero un ostaggio e gettarono il suo corpo fuori dall'ambasciata. Lo Special Air Service (SAS), un reggimento delle forze speciali dell'esercito britannico, avviò la cosiddetta "Operazione Nimrod" per salvare gli ostaggi rimanenti, calandosi dal tetto e forzando l'ingresso attraverso le finestre. Durante il raid, durato 17 minuti, vennero salvati tutti gli ostaggi rimanenti, tranne tranne uno, e uccisi cinque dei sei sequestratori.

L'ambasciata iraniana a Londra, gravemente danneggiata da un incendio dopo l'assedio
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