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Nel 2008, il tasso di natalità del Giappone era così basso che ai lavoratori venne suggerito di andare a casa prima, per utilizzare l'energia rimanente della giornata per procreare.
Pubblicato il 17/05/2020
Fonte:
The Guardian
(link alla fonte principale)
La causa di ciò era un tentativo disperato di invertire il disastroso trend demografico.
Gli esperti nel campo della salute hanno analizzato i dati di diversi sondaggi, giungendo alla conclusione che molte coppie, ad una certa ora della giornata, arrivavano troppo stanche per compiere atti che potevano risultare nella creazione di un nuovo essere umano.
Un sondaggio recente, riporta il Guardian, aveva scoperto che un terzo delle coppie sposate under-50 non avevano avuto neanche un rapporto sessuale nell'ultimo mese, e la causa era spesso quella: gli uomini erano troppo stanchi dopo il lavoro.
Uno studio della Durex aveva rilevato che la coppia giapponese media ha 45 rapporti in un anno, contro la media mondiale di 103.
Il tasso di natalità giapponese, ai tempi, era di 1,34 (che sarebbe il numero medio di figli per ogni donna nel corso della via). Per mantenere stabile la popolazione servono almeno 2,07 bambini per donna.
Questi dati hanno spinto la federazione delle organizzazioni giapponese Keidanren, nel 2008, ad accogliere gli allarmi della autorità sanitarie. La Keidanren ha spinto le 1600 organizzazioni che ne fanno parte a permettere agli impiegati di passare più tempo a casa.
Nonostante ciò, dal 2008, la popolazione giapponese è passata da 128,5 milioni di abitanti ai 126,5 milioni del 2020.
Dal punto di vista sociale, oggi più che mai, alcune questioni sono tra l'altro percepite in modo un po' differente. Basta pensare che è sempre più presente la consapevolezza che la donna non debba essere vista in funzione della sua capacità di progredire; anzi: deve essere considerabile come un individuo pienamente realizzato anche senza aver messo al mondo neanche un figlio.
Inoltre, le sempre maggiori attenzioni sui problemi dei cambiamenti climatici hanno spinto molti di noi a chiedersi se sia davvero desiderabile una incontrollata crescita della popolazione mondiale. Ci si sta rendendo conto delle limitate risorse del nostro pianeta. Per ora siamo poco meno di 7,8 miliardi. Alcune stime ritengono che saremo 10 miliardi entro il 2060. Ma sembra che la Terra stia facendo già oggi un'immensa fatica a sostenerci tutti.
Photo by Andre Benz on Unsplash
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