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Nel 1719 ai detenuti di Parigi venne offerta libertà, a patto che sposassero una prostituta

Nel 1719 i detenuti delle prigioni di Parigi furono liberati, a condizione che sposassero una prostituta e si trasferissero con lei in Louisiana. I novelli sposi venivano incatenati insieme e portati al porto per imbarcarsi.

Pubblicato il 10/01/2020
Fonte: thevintagenews.com, Wikipedia inglese, historycollection.co (link alla fonte principale)
All'inizio del XVIII secolo la Francia non stava passando un grandissimo periodo. Il lungo regno di Luigi XIV e le tante guerre avevano portato la monarchia sull'orlo della bancarotta. Le persone faticavano a nutrire le loro famiglie, il crimine era a livelli altissimi, e le prigioni erano sempre più affollate. Il governo cercava una soluzione per non far affondare definitivamente la monarchia, magari sotto qualche sollevazione popolare.

Un'idea venne proposta da John Law. Scozzese di nascita, era un finanziere con il vizio del gioco che riuscì a conquistare la fiducia del Duca d'Orleans, destinato a diventare reggente di Francia.
Il piano di Law era di istituire una banca di Francia e di emettere banconote, ma soprattutto consigliava che la Francia prendesse maggiormente il controllo delle colonie, per prosperare grazie al commercio. La sua Compagnia del Mississippi ne avrebbe avuto il monopolio.
La colonia della Louisiana aveva urgente bisogno di forza lavoro, per competere con quelle britanniche che cercavano continuamente di espandersi fagocitando i territori francesi.
Nel 1719 il Duca d'Orleans accettò di permettere a Law di "invitare" un bel numero di persone in Louisiana. Già l'anno procedente la Compagnia aveva portato sulla colonia 800 persone, andando a più che raddoppiare la popolazione precedente.
Ma dal 1719 i detenuti delle prigioni di Parigi ricevettero un'interessante proposta: sarebbero stati liberi, a condizione che accettassero di sposare prostitute e di trasferirsi in Louisiana. Le coppie di novelli sposi venivano incatenate insieme e portate al porto per imbarcarsi.

Il problema era che molte delle persone che arrivavano in Louisiana erano affamate, poverissime e senza casa. Le zone in cui sbarcavano divennero presto affollate e, a dispetto delle molte promesse fatte da Law, nessuno dava ai nuovi arrivati un lavoro o una casa.
Gli alti tassi di delinquenza tra i nuovi immigrati spinsero i precedenti coloni della Louisana a un esodo. La Mississippi Company perdeva forza lavoro giorno dopo giorno, e le proteste dei vecchi coloni spinsero la Francia a rendere illegali le deportazioni.
La banca di Law continuò a stampare banconote, superando la quota di effettivo oro e argento posseduto. Alla fine, lui venne sollevato dall'incarico e costretto a lasciare Parigi. Morì a Venezia, dopo essersi sostentato a lungo soltanto grazie al gioco d'azzardo.

Bastiglia
Wikimedia // PD

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