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La Gulabi Gang, la banda di indiane che punisce gli uomini violenti con le proprie mogli

La Gulabi Gang è composta da un gruppo di donne, in India, che punisce i mariti, i fratelli e i padri violenti, smascherandoli in pubblico o sferzandoli con il "lathis". La banda è nata nel 2006, grazie a Sampat Devi dell'Uttar Pradesh. La donna ha assistito alla scena di un marito che picchiava la moglie in pubblico, senza pietà, e ha aiutato quest'ultima a vendicarsi insieme ad altre cinque donne.

Pubblicato il 18/08/2020
Fonte: Slate.com, business-standard.com, Wikipedia inglese (link alla fonte principale)
In India le donne stanno cercando di rivendicare il loro posto nel mondo. In un paese dove la mancanza di rispetto nei confronti del genere femminile è abbastanza dilagante, uno dei fenomeni più curiosi di questi ultimi anni è quello della gulabi gang. Gulabi vuol dire "rosa" e si riferisce al colore indossato da queste "guardie" quando assumono il loro ruolo di protettrici.
Il gruppo è nato nel 2006 nell'Uttar Pradesh, una delle zone più povere dell'India. La leader della Gulabi Gang è Sampat Devi Pal. Insieme alle sue sorelle, tutte vestite di rosa, Sampat Devi si scaglia contro mariti violenti, violentatori e anche poliziotti che abusano delle propria posizione.
Tutto iniziò quando la donna vide un uomo picchiare la moglie senza pietà, in pubblico. Nel suo villaggio abusi di questo tipo erano considerati quasi normali. Nessuno intervenne ad aiutare la donna. Sampat Devi, però, non riuscì a volgere lo sguardo dall'altra parte. "Perché non vedi che è un essere umano, proprio come te?" chiese all'uomo. Questo non gradì l'interferenza e iniziò a picchiare anche Sampat Devi, che fu costretta a fuggire. Ma il giorno dopo tornò da lui con cinque altre donne. Prese un bastone e iniziò a picchiarlo finché non le chiese in ginocchio di fermarsi.

La notizia fece il giro del villaggio. Altre donne si avvicinarono a Sampat Devi, desiderose di combattere per i propri diritti. "Eravamo così in tante che ho deciso di darci un nome e un'uniforme". Venne scelto il rosa, non essendo associato ad alcuna affiliazione politica o religiosa. Da allora, le paladine in rosa hanno iniziato a vigilare su comunità e villaggi, protestando con forza (e a volte con violenza) contro i crimini e gli abusi.

Secondo le Nazioni Unite, la violenza domestica avviene in due matrimoni su tre, sempre a danno della donna. La Gulabi Gang incontra spesso dei rifiuti quando chiede ai mariti di smettere di picchiare la moglie. A quel punto, impugnano i bastoni di bambù (chiamati lathis) e li convincono con maniere più vigorose.
"Aiuta a far cambiare idea agli uomini che pensano di essere più forti di me" dice Pal.
Il gruppo ha superato i 20.000 membri, e agisce come una potente voce di rivendicazione femminile in un paese che ne aveva estremamente bisogno. Pal è accusata di diversi crimini, e si è dovuta nascondere spesso. Nel 2008, il gruppo è entrato in una centrale elettrica che aveva smesso di fornire energia alle abitazioni della zona, chiedendo soldi o favori sessuali per riprendere l'attività. Le donne hanno pestato la staff nell'edificio e un'ora dopo l'energia era tornata. La gulabi gang, in ogni caso, usa la violenza solo fino a un certo punto. L'iniziativa ha però ispirato movimenti più violenti e deprecabili.

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