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Nel 1956 Elvis Presley si fece il vaccino per la poliomielite davanti alle telecamere

Nel 1956 Elvis Presley si fece il vaccino per la poliomielite davanti alle telecamere. Anche grazie alla sua influenza, la copertura vaccinale crebbe dal 75% al 90%, e in 10 anni i casi di polio scesero da 58mila a 910

Pubblicato il 26/02/2019
Fonte: Nbcnews.com, focus.it (link alla fonte principale)
Nel 1956 Elvis Presley era una delle figure più di spicco nel panorama americano. Un giorno egli si presentò alla CBS di New York e, sorridendo, si fece somministrare un vaccino da un operatore sanitario della città. Le immagini vennero trasmesse a tutta la nazione, con l’intento di convincere gli americani che il nuovo vaccino per la poliomielite era sicuro.

E in effetti funzionò: nei successivi cinque anni, la copertura crebbe dal 75% al 90%. Bisogna precisare che, negli anni ’50, molte figure pubbliche promossero il vaccino.
La poliomielite fu una delle malattie che più preoccupavano le generazioni cresciute nei decenni precedenti a quello. Se nove volte su 10 non causa sintomi e circa nel 10% dei casi provoca febbre, una volta su 250 porta a una paralisi irreversibile. E chi ne era affetto veniva costretto a vivere per sempre dentro un polmone d’acciaio.

Nei dieci anni successivi alla campagna di Elvis, i casi passarono da 58mila a 910. I vaccini sconfissero quello che era stato un vero e proprio incubo per molte generazioni.
E (dovrebbe essere superfluo specificarlo) senza effetti collaterali.

Elvis si fa vaccinare contro la poliomielite
The New York City Municipal Archives



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